Le 6H
di e con: Gianluca Soren e Dario Sanna
I bambini “ariani” vivono nel culto di un capo la cui immagine campeggia ovunque, ed al quale intonano canti adoranti… e se non vivono, è perché presto saranno tra le fila dell’ultima e disperata leva del Fuhrer.
I bambini “diversi” vivono con la paura dei lupi, del rumore dei cristalli, dei passi di qualche camicia bruna… e se non vivono, è perché saranno inclusi nel famigerato programma di selezione T4, se non in quello di soluzione.
I lupi aspirano ad un “uomo nuovo”, ad una “non persona“, al perfetto cittadino nazionalsocialista.
La scuola e la società tedesche recepiscono rapidamente, e servilmente, le volontà della nuova classe dirigente. L’obbedienza, il premio alla forza e alla resistenza divengono i capisaldi di nuove direttive pedagogiche. La purezza della razza è il presupposto imprescindibile per la creazione della “non persona“ di stampo nazista. I “diversi“ – ebrei, zingari, portatori di handicap, omosessuali… – sono rapidamente esclusi dal modello di stato che il nazismo persegue: quello di stato-caserma .
Le 6H è un montaggio di cronache, memorie, stralci di saggi, norme di legge del tempo ecc., incentrato sull’infanzia all’epoca del III Reich. La messa in scena alterna letture, dialoghi e narrazioni teatrali. Bambini ed adolescenti, “ariani” e “diversi”, ne sono – seppur non in eguale grado e misura – i veri ed unici protagonisti. La speranza è che la nostra “incursione teatrale”, sia nell’uno sia nell’altro campo, aiuti – anche per pochi attimi – a dimenticare il filo spinato che ha diviso, e tuttora separa, vincitori e vinti. Può tale demarcazione, se si pensa ai bambini, mantenere ancora un senso?
Sarebbe troppo facile indugiare sulla crudezza di certi racconti, per il solo intento di scioccare tanto per scioccare, ma non è questo il nostro obiettivo.
Lo spettacolo vuole riaffermare con forza i diritti e l’unicità dei valori dell’infanzia, oltre che stimolare la conoscenza attraverso la memoria e il dibattito… affinché nuovi lupi non siano spinti a ritornare.